Come calcolare l’impronta ecologica?
Per calcolare l’impronta ecologica la prima operazione da fare è quella di suddividere i consumi di una determinata comunità o nazione in categorie per cui sia facile valutare quale sia la richiesta di terreno necessaria per procurare, mantenere, e mettere a disposizione il bene in questione.
Per valutare qual è la superficie necessaria alla produzione di un bene qualsiasi bisogna essere in grado di considerare tutti gli scambi di energia e materia incorporati nella sua produzione. Bisogna identificare i sistemi ecologici produttivi da cui derivano le risorse necessarie a soddisfare i diversi consumi. Essi sono classificati nelle seguenti categorie:
· Territorio per energia
· Terreni agricoli
· Pascoli
· Foreste
· Superficie edificata
· Mare
Ogni comunità umana ha una sua impronta e può contare su una certa disponibilità di risorse. È interessante il confronto che si può fare tra questi valori dal quale risulta che alcuni paesi consumano più di quanto hanno a disposizione. Per esempio, in Italia, un individuo ha un’impronta ecologica di 3.11ettari, consumando quasi il triplo di ciò che spetterebbe.
La misurazione della carbon footprint di un prodotto o di un processo richiede in particolare l’individuazione e la quantificazione dei consumi di materie prime e di energia nelle fasi selezionate del ciclo di vita dello stesso. A questo proposito l’esperienza degli ultimi anni suggerisce che il label di carbon footprint è percepito dai consumatori come un indice di qualità e sostenibilità delle imprese.
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